lunedì 11 dicembre 2006







La Compagnia Tanto di Cappello nasce in forma ben consolidata nell’Aprile del 2006, dopo una scissione durata ben tre anni, in cui gli artisti componenti dedicarono il loro tempo alla formazione e ad esperienze artistico-professionali. La compagnia attualmente è formata da: Virgilio Rattoballi, Andrea Saitta, Gaetano Basile, Nicolas Antony Schiavo, Luigi Ciranni e Mirko Terzo.
Il primo spettacolo, “Circo Whisky”, presentato dalla prima formazione della compagnia che portava il nome di “Circamuni”, và in scena per la prima volta nel 2002 con: Andrea Saitta, Virgilio Rattoballi, Luigi Ciranni, Mirko Terzo e Gabriele Gugliara. Lo spettacolo viene replicato in vari festival e comuni siciliani (Pedara, Bolognetta, Palermo, Delia ecc..).
Nel 2003 la compagnia, con la partenza di Virgilio Rattoballi e l’arrivo di Nicolas Antony Schiavo e Gaetano Basile, produce uno spettacolo ai limiti del paranormale e della demenzialità,“SARANNO CLOWN”. Frizzante parodia del celebre programma televisivo, che gira vari festival di teatro di strada tra cui: Ibla Baskers, Circo Tarantella Acerra (Napoli), e molti comuni siciliani per circa due anni.
Nel 2005 viene fondata, dai componenti della compagnia, l’ Associazione “Tanto di cappello” con lo scopo di produrre e promuovere le arti teatrali e circensi in Sicilia. Ritornato Virgilio Rattoballi la compagnia si stabilizza e inizia ad approfondire le arti circensi e teatrali con i contributi di tutti i componenti. Sempre nel 2006 la compagnia produce due spettacoli di circo/teatro: “La vita ad una fermata” e “Sogno di un clown” che debuttano a Palermo per poi girare festival e comuni siciliani.







Virgilio Rattoballi: Nato a Palermo, inizia la sua esperienza artistica dedicandosi alla giocoleria, passione che lo accompagnerà per tutta la sua carriera e che lo porta a frequentare la “scuola di cirko” di Torino.



Andrea Saitta: Nato a Piazza Armerina, inizia la sua esperienza teatrale fin da piccolo, a scuola dove scopre la sua passione per il teatro. Iscrittosi alla facoltà di Scienze e Tecnologie dello spettacolo, scopre per caso la giocoleria e il nuovo circo. Inizia così a lavorare come clown e giocoliere e ad approfondire il percorso circense senza però tralasciare il teatro, infatti frequenta un laboratorio d’improvvisazione teatrale, e per due anni un laboratorio per giovani attori ,organizzato dal Teatro Libero di Palermo, dove inizia a lavorare in spettacoli diretti da Lia Chiappara.



Luigi Ciranni: Nato a Palermo, inizia la sua esperienza quando scopre la passione per la giocoleria, attività che svolge da autodidatta. Lavora in piazze come clown e giocoliere e frequenta successivamente laboratori e stage di acrobatica e giocoleria.



Mirko Terzo: Nato a Palermo, inizia la sua esperienza lavorando come fuocoliere in varie piazze siciliane, iscrittosi all’Accademia di Belle Arti, scopre la passione per la scenografia e successivamente per il teatro di strada, si iscrive ad laboratori d’improvvisazione teatrale.


Gaetano Basile: Nato a Palermo, scopre fin da piccolo la sua propensione per il teatro.Iscrittosi all’Accademia di Belle Arti di Palermo, inizia la sua ricerca sulle performance artistiche riavvicinandosi così al teatro. Frequenta un laboratorio d’improvvisazione teatrale dove scopre la sua predisposizione per il cabaret, attualmente è iscritto al corso di teatro svolto al Teatro Libero diretto da Lia Chiappara.




Nicolas Antony Schiavo: Nato a Parigi, inizia la sua formazione frequentando l’università Paris 8, arrivato a Roma fonda la lega d’improvvisazione teatrale e frequenta corsi d’ improvvisazione. Arrivato a Palermo inizia a lavorare per un anno al teatro di Fuori con Turi D’anca, attualmente fa parte della “Compagnia Banda Minore” di Alessandra Fazzino con cui ha realizzato vari spettacoli tra cui: Sacro Cuore, Lupu Reis ecc.
SPETTACOLI
Sogno di un clown
Regia di
Andrea Saitta & Nicolas Antony Schiavo

August, protagonista dello spettacolo e attrazione principale del più grande circo del mondo, si ritrova, durante una sua esibizione, vittima di un incidente particolarmente spiacevole che lo porterà alla morte, una morte simbolica, che vuole raffigurare il decesso di quello che lo stesso personaggio rappresenta, clown in quanto alter ego dell’uomo nella sua drammaticità, il quale si esprime tramite una comicità innata.
La morte darà vita ad un viaggio fantastico tra inferno, purgatorio e paradiso, paesaggi assurdi, colorati da giocolieri e acrobati, in cui il protagonista si rispecchierà, nelle sue indecisioni e nei suoi dubbi.
In questo spechio della vita, che cosa deciderà August?
Le decisioni sono già difficili nella vita, cosa deciderà nella morte?
La vita ad una fermata



La vita ad una fermata è stata per la compagnia Tanto di Cappello il punto d’ incontro e di scambio tra le esperienze degli artisti che la compongono, avvenuto successivamente ad anni di formazione di ogni singolo componente nel settore delle arti sceniche.
Lo spettacolo si presenta al pubblico come un contenitore di varie performance e gags, capaci di sfiorare le più svariate forme d’intrattenimento(clownerie, giocoleria, teatro, cabaret), senza mai tralasciare il contatto con il pubblico, particolare che lo rende tendenzialmente legato al concetto canonico di arte di strada.
La fermata dell’autobus diventa luogo di scambio, d’incontro, di comunicazione e a volte no, tra la gente ed in questo caso tra i personaggi, i quali trovano libero sfogo ai loro aspetti più bizzarri, ai loro sogni ed alle loro proiezioni del mondo, certe volte anche in modo critico rispetto alla società (per esempio all’interno è rappresentata una satira ad una delle trasmissioni televisive di Maria DeFilippi più seguite negli ultimi anni). Non mancano momenti di assoluta poesia che mescolati alla giocoleria ed alle gags comiche rendono lo spettacolo piacevolmente entusiasmante.

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